martedì 26 giugno 2012

Ricostruzione del tracciato della ferrovia Palermo-Corleone-Burgio.Parte seconda: da Portella di Mare a Misilmeri

La strada che si apre di fronte al punto in cui termina il marciapiede, dove sorgeva il passaggio a livello, è ancora il percorso del tracciato. Subito dopo, sulla sinistra, in questo punto
si trovava la fermata di Portella di Mare (km 8+924).

La planimetria qui riportata appare articolata, e vi sarebbe stato anche un piano soprastante



Tuttavia, tale planimetria mostra il risultato finale dopo l'aggiunta di superfetazioni a quella che era, in pratica, una semplice casa cantoniera, come può dedursi da questa immagine presente sull'archivio ell'Istituto LUCE



Delle strutture che la componevano non rimane traccia.

Il tracciato può essere percorso (tranquillamente in auto, in questo tratto è divenuto una strada asfaltata) per qualche centinaio di metri; si dirige ad Est, passando sotto un cavalcavia della statale 121
Dopo la strada esegue una stretta curva a destra, a gomito, evidentemente incompatibile con una strada ferrata; il tracciato continuava in corrispondenza del cancello che si trova a sinistra, subito prima della curva
In questo punto (320m circa dalla fermata) vi era un passaggio a livello, e la curva a gomito non è altro che l'intersezione tra tracciato ferroviario e strada. In realtà il tratto non accessibile è molto breve. Continuando a percorrere la strada e svoltando a sinistra al primo incrocio, si risale per una stradina che incrocia il tracciato qualche centinaio di metri dopo l cancello (anche questo, un ex passaggio a livello)
esso può essere percorso a ritroso per circa cinquanta metri prima di giungere alla proprietà privata delimitata dal cancello. Da qui il tracciato curva verso Sud, nella stessa direzione in cui si sviluppa la statale. Da questo punto in poi, è percorribile per quasi 2 chilometri. Il tratto compreso tra la parte inaccessibile e l’incrocio è asfaltata; dopo l’incrocio diviene sterrato (in un tratto anche in cattive condizioni) per ritornare ad essere asfaltato dopo qualche centinaio di metri Dopo 1 km circa, il fondo diviene nuovamente sterrato a tratti in condizioni relativamente cattive. Il tracciato qui è divenuto strada di accesso per le abitazioni della zona e nessuna struttura che può ricondursi alla linea ferrata è visibile. Si dirige verso Sud piegando lievemente verso Ovest sul fianco delle stesse alture su cui la statale 121 corre verso Sud
la incrocia quindi dopo 11+362 km da Sant’Erasmo. In realtà, il tracciato avrebbe attraversato la statale una cinquantina di metri più avanti, ma poiché l’area è recintata, la strada curva a destra e sale bruscamente, sboccando direttamente sulla statale in corrispondenza di un’interruzione nel guard rail. Un centinaio di metri più avanti, oltre il lato Ovest della statale, sono finalmente rintracciabili strutture relative alla linea, le prime ancora visibili, con l’eccezione del deposito locomotive e della stazione di Villabate, nelle quali ci si imbatte provenendo da Sant’Erasmo. Oltre un cancello che dà direttamente sulla statale, sono visibili ciò che resta del rilevato ferroviario ed un sottovia per deflusso delle acque che lo attraversa Il rilevato descrive una curva con la concavità rivolta verso la statale; il tracciato la avrebbe attraversata poco più avanti, descrivendo una “S” appena accennata, così da portarsi sul lato Est per riattraversare la strada in corrispondenza del cavalcavia e ritornare ad Ovest qualche decina di metri più avanti. Lì, continuando sulla stessa direttiva, attraversava quella che ora è la via Nazionale, la provinciale che collega Portella di Mare con Misilmeri; esisteva ivi un passaggio a livello con casa cantoniera. Non credo che questa struttura in cemento armato sia alla linea ferrata; sembra piuttosto un vecchio guard-rail. Nondimeno, vale a consentire una grossolana individuazione del luogo ove sorgevano passaggio a livello e cantoniera, al km 12+034. Da questo punto in poi e per qualche centinaio di metri il tracciato si sarebbe trovato ad Est della via Nazionale; prima se ne distanziava, poi tornava ad avvicinarsi ad essa, fin quando per un tratto si sovrappongono. Alcune strutture della linea ferrata, un muro di controripa ed un sottovia sono ancora visibili, divenuti parte integrante della provinciale. Proseguendo ulteriormente verso Sud, il tracciato si sarebbe spostato sul bordo Ovest della strada, subito prima del cavalcavia della statale; si distinguono ancora il terrapieno sul quale correva il rilevato un muro di sottoscarpa ed un sottovia Giunta in prossimità dello svincolo della statale, la provinciale lo attraversa diagonalmente, ed un percorso analogo avrebbe seguito il tracciato se non fosse stato cancellato nella realizzazione dello svincolo. Oltrepassato questo, decorreva sempre sul bordo Ovest della provinciale fino all’ingresso a Misilmeri qui, curvava verso Est tagliando diagonalmente la strada Erano ivi presenti passaggio a livello e cantoniera (km 13+315), e quest’ultima è ancora esistente, ristrutturata, con diverse strutture aggiunte, ed abitata da privati; è a due piani, con superficie relativamente poco estesa, di tipologia simile ad alcune (non tutte) che si troveranno più avanti Il tracciato proseguiva in direzione SudEst, in corrispondenza di quello che è il cancello di accesso all’ex-cantoniera, per continuare all’interno di un’altra area privata, chiusa, oltrepassata la quale è adesso divenuto una strada Questa è facilmente accessibile dalle traverse a sinistra di corso Scarpello prima e di viale Europa poi; può essere percorsa per circa 1150m fino ad arrivare nei pressi della via Stazione Lungo il percorso, nessuna struttura della strada ferrata è più presente; le stesse variazioni di livello della sede stradale indicano che la strada ricalca il percorso del tracciato, del quale sono stati mantenuti gli allineamenti, ma nulla di più Poco prima del piazzale della stazione, il percorso si ferma in un’area privata, chiusa da cancello.

Nessun commento:

Posta un commento